Il termine diagramma di allineamento si riferisce a qualsiasi mappa, diagramma o visualizzazione che rivela entrambi i lati della creazione di valore in un’unica panoramica. È una categoria di diagramma che illustra l’interazione tra le persone e le organizzazioni.
Tali diagrammi non sono nuovi e sono già stati utilizzati. Dunque, la definizione di diagramma di allineamento non è una proposta di una tecnica specifica ma va vista più come una visione di come gli approcci esistenti possono essere utilizzati in un modo nuovo e costruttivo.
Logicamente, i diagrammi di allineamento hanno due parti. Da un lato, essi illustrano gli aspetti dell’esperienza individuale e la rappresentazione del comportamento aggregato tra utenti archetipici. Dall’altro, i diagrammi di allineamento riflettono le offerte e i processi di un’organizzazione.
I punti di interazione tra le due parti sono i mezzi di scambio di valore.
Alcuni esempi di diagrammi di allineamento sono: service blueprints, customer journey maps, experience maps e mental model.
Comprendere gli aspetti comuni dei diagrammi di allineamento può aprirci molte possibilità: non è necessario infatti limitarsi all’utilizzo di un approccio rispetto ad un altro.
Di seguito vengono riassunti gli 8 principi dei diagrammi di allineamento
Principio di Olismo
I diagrammi di allineamento si concentrano sul comportamento umano come parte di un ecosistema più ampio. Non si tratta di fare semplicemente ricerca su dei prodotti. Per quanto possibile, guardate cosa fanno, pensano e sentono gli individui in un dato contesto.
Principio di Molteplicità
I diagrammi di allineamento illustrano simultaneamente più sfaccettature delle informazioni. Questa è la vera essenza della parte di “allineamento” della tecnica. Aspetti comuni sul lato utente includono azioni, pensieri, sensazioni, stati d’animo, obiettivi e punti dolorosi. Dal lato dell’organizzazione, gli elementi tipici includono processi, azioni, obiettivi e metriche, così come gli attori o i ruoli coinvolti.
Principio di Interazione
I diagrammi di allineamento mostrano i touchpoint e il loro contesto. I diversi livelli di informazioni si uniscono per mostrare come avviene lo scambio di valore. Il risultato, sono diagrammi che riassumono le esperienze. È facile muoversi attraverso i vari touchpoint, analizzando le circostanze che si creano intorno ad ogni interazione.
Principio di Visualizzazione
I diagrammi di allineamento mostrano una visione complessiva delle esperienze in una panoramica grafica. È l’immediatezza di una visualizzazione complessiva che li rende potenti. Un report di 10 pagine o una presentazione con punti elenco con le stesse informazioni non avrà lo stesso impatto e la stessa immediatezza. Le visualizzazioni rendono tangibili concetti astratti e spesso invisibili.
Principio di Evidenza
I diagrammi di allineamento sono convincenti. In genere non hanno bisogno di spiegazioni per essere comprese. Le persone possono guardarne uno e orientarsi relativamente velocemente.
Bisogna anche tenete presente che un design visuale in sé non garantisce la semplicità: è comunque necessario lavorare al fine di ridurre le informazioni ai punti più salienti.
Principio di Rilevanza
I diagrammi di allineamento devono essere rilevanti per l’organizzazione. In qualità di designer, è necessario indagare e comprendere gli obiettivi, le sfide e i piani futuri dell’organizzazione.
Principio di Validità
I diagrammi di allineamento affondano le loro radici nella ricerca, non vengono creati in isolamento. Richiedono quindi un contatto con le persone nel mondo reale attraverso la ricerca e l’osservazione.
I diagrammi di allineamento non sono un rimedio universale e non forniscono risposte immediate. Sono rappresentazioni convincenti che permettono alle persone di dialogare e creare dei valori. L’obiettivo finale è la creazione di un dialogo inclusivo all’interno dell’organizzazione, non la creazione del diagramma stesso.
La mappatura delle esperienze ha molti potenziali benefici. Questi includono la creazione di empatia, la creazione di un “quadro generale”, la rottura dei comportamenti stagni con la conseguente riduzione di complessità e la scoperta di nuove opportunità.
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